lunedì 16 novembre 2009

è la continuazione al ragionamento precedente legato alla miseria della ns città...
Danila giustamente mi invita a parlare d'altro, forse lei sa che mi trovo nel mio giardino quando si parla della mia città, i giovani disoccupati, senza speranza, così li chiamerei, senza speranza perchè sentendoli parlare è quello il loro dire punti e sempre punti interrogativi sul domani lavorativo, grande e serio problema, giovani che non si possono permettere di vivere una vita normale senza problemi economici, il lavoro, ma cos'è? dov'è? ragazzi che studiano una vita.. disoccupati, ragazzi che nonstante si siano laureati, si accontenterebbero di andare a fare la commessa del negozio, ma questi neanche ti aprono le porte...le mie figlie che faranno? tanti sacrifici, tanti soldi spesi per gli studi, che a conti fatti, se avessi mandato mia figlia in un college, gli studi sarebbero costati meno, sì perchè qui in italia i costi sono esorbitanti rispetto all'estero, lo dico perchè lo so...per poi...che Dio ce la mandi buona..
palermo ha un porto dove nei secoli passati era miniera di lavoro per le esportazioni, che faceva, oggi il nostro porto riceve solamente, noi le fabbriche ce le sogniamo, noi abbiamo enormi magazzini industriali coi vetri rotti abbandonati, noi moriamo tra due giorni di fame e in tutto questo c'è chi non vede, chi della nostra isola vuole e sta tentando di farci affondare, ma che possiamo fare noi, è crudele stare a guardare, ma non possiamo fare altro, con la speranza che le cose cambino e che i nostri ragazzi trovino la serenità che gli spetta...migliorino
à se avessi la bacchetta magica..

1 commento:

Danila ha detto...

già Pina...che si parla a fare..qua le cose non cambieranno mai purtroppo...entrano a lavorare gli ignoranti con la raccomandazione,si va avanti solo e soltanto cosi' e quelli che si sono fatti un mazzo x studiare,costretti ad andare in giro x il mondo...e non ci sono parole ripeto...!!
peccato...perchè proprio in Sicilia tanta gente si laurea e ha voglia di intraprendere una carriera che può darle sia soddisfazioni personali che denaro degno del mestiere,e non sfruttamento come accade...
ma che si parla a fare,niente cambia...purtroppo :(